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Un recente articolo del New York Times mostra quali possono essere gli effetti spiacevoli della scansione dei dati degli utenti con algoritmi che cercano contenuto illegale.

L'articolo riporta la storia di una coppia di genitori che hanno inviato alcune foto del proprio bambino nudo al medico pediatra, per avere la diagnosi di un'infezione al pene.

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Una serie di screenshot pubblicati da Haaretz mostrano lo spyware Pegasus all'opera nell'estrarre dati da un telefono infettato.

Lo spyware Pegasus, prodotto dall'azienda israeliana NSO, è stato coinvolto in un recente scandalo, perché il suo utilizzo è stato concesso anche a regimi totalitari che ne hanno fatto uso per spiare attivisti pro-democrazia.

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Meta, la multinazionale proprietaria di Facebook e Instagram, è stata denunciata per aver violato i dati personali di pazienti attraverso strumenti di tracking, con lo scopo generare annunci mirati su Facebook. Secondo quanto riportato da The Verge Meta ha fatto uso dei tracking pixel, una tecnologia che permette di tracciare l'attività degli utenti sui siti web al di fuori delle piattaforme Facebook e Instagram, per tenere traccia dell'attività web di pazienti su siti di enti sanitari, allo scopo di generare pubblicità mirate da mostrare su Facebook, calibrate sulle cure di cui i pazienti avevano bisogno.

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L'azienda Ring di Amazon, produttrice del noto videocitofono intelligente Ring Video Doorbell, è recentemente finita in una bufera mediatica negli Stati Uniti per aver rivelato dati delle registrazioni di 11 utenti alla polizia, senza alcun mandato. Le informazioni registrate dal videocitofono Ring vengono trasmesse sul cloud, dove sono protette con una crittografia che consente a Ring di avervi accesso. L'azienda si riserva il diritto di condividere tali informazioni con la polizia, anche senza mandato, qualora ciò sia giustificato da questioni di assoluta urgenza.

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Netzpolitik ha pubblicato un documento riservato nel quale sono riportate le risposte della Commissione Europea alle domande sul Chatcontrol poste dal governo tedesco. Tra le risposte fornite spicca quella in cui la Commissione ammette che una segnalazione su dieci sarà un falso positivo, a causa degli errori commessi dalle tecnologie utilizzate per la scansione dei contenuti privati degli utenti al fine di rilevare materiale pedopornografico.

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Il governo tedesco ha espresso perplessità rispetto alla proposta di legge della Commissione Europea per il contrasto alla pornografia minorile, nella misura in cui tale legge costituirebbe un rischio per la riservatezza delle comunicazioni private. Questo è quanto emerge da un documento riservato pubblicato da Netzpolitik in cui il governo tedesco pone 61 domande alla Commissione sull'argomento. In questo documento si mettono in evidenza i punti della legge che rischiano di ledere i diritti fondamentali dei cittadini alla privacy e alla segretezza delle comunicazioni private.

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L'app di messaggistica istantanea Signal diventerà illegale in Belgio se passerà una proposta di legge che prevede l’obbligo per le compagnie che offrono servizi di telecomunicazione di conservare i metadati dei loro utenti in “specifiche situazioni”, ad esempio nel caso di una minaccia per la sicurezza nazionale.

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Qualche giorno fa è avvenuta la pubblicazione da parte della Commissione Europea di un nuovo regolamento per combattere gli abusi sui minori attraverso gli strumenti digitali.

Il regolamento in questione, chiamato in gergo chatcontrol, prevede la scansione automatica attraverso l'intelligenza artificiale di tutte le chat criptate, di tutte le mail, di tutte le foto e di tutti i file personali dei cittadini europei, con l'obiettivo di scovare materiale pedopornografico. Inoltre prevede che siano scansionate le chat private dei cittadini alla ricerca del grooming, cioè dei tentativi da parte di adulti di adescare minori via chat.

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