In un documento rivelato da Contexte emerge un parere del governo Italiano a favore della scansione delle chat con crittografia end-to-end nell’ambito del regolamento proposto dalla Commissione Europea per prevenire gli abusi sui minori sul web (regolamento ribattezzato Chatcontrol).
Il documento contiene il parere congiunto di 10 paesi europei, tra cui l’Italia. Secondo tale parere i sevizi che usano crittografia end-to-end non dovrebbero essere esentati dai “detection orders” previsti dal regolamento, quindi sarebbero costretti, in caso di richiesta da parte delle autorità, a scansionare i contenuti di tutti gli utenti, in cerca di materiale pedopornografico, violando di fatto la riservatezza della crittografia.
Nel documento si fa anche riferimento al fatto che le scansioni non dovrebbero limitarsi al materiale conosciuto, ma dovrebbero rilevare materiale sconosciuto e grooming, ignorando i parere di massimi esperti di crittografia che mettono in evidenza gli enormi rischi alla sicurezza informatica rappresentati da queste pratiche.
Questa è la prima volta che il governo italiano si espone in maniera diretta su questo argomento, ancora una volta nel silenzio assoluto e assordante dei media nazionali.
Esiste un piano UE-USA volto a indebolire la crittografia end-to-end allo lo scopo di concedere alle forze dell'ordine l'accesso a tutte le comunicazioni criptate. Questo è quanto emerge da un documento che sintetizza i risultati dei lavori della riunione di alti funzionari UE-USA sulla giustizia e gli affari interni tenutasi a Stoccolma nella seconda metà di marzo 2023.
Il crittografo statunitense Matthew Green ha spiegato in un recente post i motivi per i quali l'uso del client side scanning come strumento per scansionare i contenuti privati degli utenti alla ricerca di contenuti illegali porrebbe un pericolo senza precedenti per la sicurezza e la privacy di tutti i cittadini. In questo modo Green critica fortemente un nodo cruciale del regolamento proposto dalla Commissione Europea per combattere gli abusi sui minori sul web.
Il blog tedesco Netzpolitik ha rivelato dettagli sulle negoziazioni in corso tra gli stati europei sul regolamento Chatcontrol, che prevede la scansione delle chat private alla ricerca di materiale pedopornografico.
Le rivelazioni provengono da un rapporto classificato del governo tedesco, pubblicato interamente da Netzpolitik.
Netzpolitik ha pubblicato un documento riservato nel quale sono riportate le risposte della Commissione Europea alle domande sul Chatcontrol poste dal governo tedesco. Tra le risposte fornite spicca quella in cui la Commissione ammette che una segnalazione su dieci sarà un falso positivo, a causa degli errori commessi dalle tecnologie utilizzate per la scansione dei contenuti privati degli utenti al fine di rilevare materiale pedopornografico.
Il governo tedesco ha espresso perplessità rispetto alla proposta di legge della Commissione Europea per il contrasto alla pornografia minorile, nella misura in cui tale legge costituirebbe un rischio per la riservatezza delle comunicazioni private.
Questo è quanto emerge da un documento riservato pubblicato da Netzpolitik in cui il governo tedesco pone 61 domande alla Commissione sull'argomento. In questo documento si mettono in evidenza i punti della legge che rischiano di ledere i diritti fondamentali dei cittadini alla privacy e alla segretezza delle comunicazioni private.
Qualche giorno fa è avvenuta la pubblicazione da parte della Commissione Europea di un nuovo regolamento per combattere gli abusi sui minori attraverso gli strumenti digitali.
Il regolamento in questione, chiamato in gergo chatcontrol, prevede la scansione automatica attraverso l'intelligenza artificiale di tutte le chat criptate, di tutte le mail, di tutte le foto e di tutti i file personali dei cittadini europei, con l'obiettivo di scovare materiale pedopornografico.
Inoltre prevede che siano scansionate le chat private dei cittadini alla ricerca del grooming, cioè dei tentativi da parte di adulti di adescare minori via chat.