Telegram ha rilasciato dati di utenti alle autorità tedesche
Telegram ha rilasciato dati di utenti appartenenti a gruppi coinvolti in reati di pornografia minorile e terrorismo alle autorità tedesche, secondo quanto riportato dal settimanale tedesco der Spiegel. Lo Spiegel non fa riferimento a quale tipologia di dati sarebbe stata rivelata, ma menziona il fatto che Telegram nel 2018 aveva modificato la sua privacy policy annunciando che avrebbe condiviso con le autorità l'indirizzo IP e il numero di telefono degli utenti, se richiesto da un un mandato di un tribunale. Telegram non ha rilasciato commenti su questa rivelazione. Questa notizia, se confermata, rappresenterebbe un cambio di rotta da parte di Telegram che si è sempre rifiutata di collaborare con le autorità in merito alla richiesta di dati degli utenti, anche in casi di gravi crimini. In questo modo Telegram si presentava come un servizio volto a difendere la privacy e la libertà di espressione degli utenti a ogni costo. Come ricorda in un tweet il fondatore di Signal, Moxie Marlinspike, tutte le chat, tutti i gruppi e tutti i canali di Telegram, ad esclusione delle chat segrete, non sono protetti da crittografia da punto a punto (end-to-end). Ciò vuol dire che Telegram, al contrario di di Signal e WhatsApp, può accedere ai contenuti delle chat della maggior parte dei suoi utenti.
Telegram stores all your contacts, groups, media, and every message you've ever sent or received in plaintext on their servers. The app on your phone is just a "view" onto their servers, where the data actually lives.
— Moxie Marlinspike (@moxie) December 23, 2021
Almost everything you see in the app, Telegram also sees
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